L'impatto dell'Intelligenza Artificiale su Forze dell'Ordine e Giustizia


  • GEN.B. Antonio Mancazzo, Comandante del Nucleo Speciale Tutela Privacy e Frodi Tecnologiche, Guardia di Finanza
  • Sebastiano Battiato, Professore presso il Dipartimento di Matematica e Informatica dell'Università di Catania
  • Donatella Curtotti, Direttore del Dipartimento di Giurisprudenza e Professore ordinario di Diritto processuale penale presso l'Università di Foggia
  • Ranieri Razzante, Componente del Comitato strategico per l'AI presso la Presidenza del Consiglio
  • Moderatore: Arije Antinori, Professore di Criminology nel Corso di Laurea Magistrale internazionale in Cognitive Forensic Sciences del Dipartimento di Psicologia - Sapienza Università di Roma

La potenziale integrazione strutturata dell'Intelligenza Artificiale (IA), tanto nell'attività di polizia quanto nell'ambito del sistema della giustizia, pone nuove sfide soprattutto sul piano etico, in direzione di quella che sarà in un futuro decisamente prossimo la complessità dell'“AI-society”.
Negli ultimi anni si sono sviluppati diversi progetti di polizia predittiva e giustizia predittiva, quasi sempre con il coinvolgimento diretto del mondo della ricerca, aventi per obiettivo in particolare l'assistenza dell'attività umana nella riduzione dei bias cognitivi. Tali strumenti avanzati mirano a migliorare coerenza e precisione nelle decisioni giudiziarie e nelle indagini, evidenziando sia trend che nuove pattern.
Al contempo si diffonde ampiamente l'utilizzo della Generative AI (GenAI) in settori diversi, tra cui entertainment, pubblicità, moda, cinema, divenendo così una tecnologia sempre più user-friendly e presente nella nostra quotidianità. Ciò determinando anche il crescente utilizzo criminale della stessa, come nel caso della produzione e diffusione di immagini e video di propaganda estremistico-violenta o di contenuti pedopornografici. Il più ampio fenomeno del Malicious Use of AI (MUAI), diviene quindi rilevante sul piano delle minacce alla sicurezza, come nel caso dell'utilizzo di DeepFake e DeepAudio, mettendo tra l'altro in luce la centralità della dimensione socio-cognitiva in termini di vulnerabilità.
Pertanto, in uno scenario caratterizzato da conflitti e crisi, dalla presenza sistemica di disinformazione, e dell'avvento di importanti elezioni non solo nell'Unione Europea, la Tavola Rotonda intende mettere in luce alcuni temi chiave, quali il rapporto tra benefici derivanti dall'IA e tutela dei diritti fondamentali, utilizzo criminale di tale tecnologia anche in prospettiva, nonché profili cruciali di cybersecurity. L'obiettivo del panel è quello di suggerire strategie e modalità utili a governare l'innovazione tecnologica in due ambiti strategicamente vitali per la nostra democrazia.