Cybercrime and misinformation: evoluzioni e trend

Antonio Teti, Responsabile del Settore Sistemi Informativi di Ateneo, Innovazione Tecnologica e Sicurezza Informatica e docente di Cyber Intelligence, IT Governance e Big Data dell'Università di Chieti-Pescara. Componente del Comitato di Coordinamento per la Strategia Nazionale sull'Intelligenza Artificiale

Il rapporto del 2024 del World Economic Forum evidenzia la impellente necessità di condurre un'azione globale finalizzata all'accrescimento della cultura della cybersecurity nelle organizzazioni. I progressi inarrestabili nello sviluppo di piattaforme di Intelligenza Artificiale (IA), possono rappresentare per i cyber criminali una opportunità notevole per la distribuzione alcune tipologie di malware (come i ransomware) e di condurre attacchi di phishing più efficaci. I Large Language Model (LLM) come ChatGPT possono consentire agli hackers di scrivere porzioni di codice dannoso in pochi secondi. I “AI voice generator” basati sull'intelligenza artificiale stanno diventando sempre più credibili e penetranti e possono essere facilmente scambiati per utenti reali, così come le applicazioni di “image e audio generator” possono generare dei deep fakes in grado di condurre operazioni di propaganda e condizionamento psicologico-comportamentale.