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Incident Response: approccio metodologico alla gestione degli incidenti di cybersecurity

L’incident response rappresenta oggi una disciplina fondamentale per la gestione degli incidenti di cybersecurity, richiedendo un approccio metodologico standardizzato e multidisciplinare. Il presente articolo analizza i principali framework internazionali, dalle linee guida NIST SP 800-61 Revision 3 agli standard ISO/IEC 27035, evidenziando le strategie operative per l’implementazione di un programma di risposta agli incidenti efficace ed efficiente.

L’importanza strategica dell’incident response nella gestione del rischio informatico

L’evoluzione del panorama delle minacce informatiche ha reso l’incident response una componente critica della strategia di cybersecurity organizzativa. NIST SP 800-61 Revision 3 seeks to assist organizations with incorporating cybersecurity incident response recommendations and considerations throughout their cybersecurity risk management activities as described by the NIST Cybersecurity Framework (CSF) 2.0, sottolineando l’importanza di un approccio integrato alla gestione del rischio informatico.

L’efficacia della risposta agli incidenti dipende dall’implementazione di processi strutturati che consentano di identificare, contenere, eradicare e recuperare dagli incidenti di sicurezza, minimizzando l’impatto operativo e reputazionale. In questo contesto, le organizzazioni devono adottare metodologie standardizzate che garantiscano coerenza, riproducibilità e miglioramento continuo delle capacità di risposta.

Framework internazionali per l’incident response

NIST Cybersecurity Framework 2.0

Il National Institute of Standards and Technology ha recentemente aggiornato il proprio approccio all’incident response con la pubblicazione del NIST SP 800-61 Revision 3. L’ambito della Revisione 3 differisce significativamente dalle versioni precedenti. Poiché i dettagli su come eseguire le attività di risposta agli incidenti cambiano frequentemente e variano notevolmente a seconda delle tecnologie, degli ambienti e delle organizzazioni, non è più fattibile raccogliere e mantenere queste informazioni in una singola pubblicazione statica.

Il nuovo modello del ciclo di vita dell’incident response si articola in sei funzioni fondamentali:

Funzioni di preparazione (Govern, Identify, Protect)

Le attività preparatorie non costituiscono parte dell’incident response propriamente detta, ma rappresentano attività di gestione del rischio informatico più ampie che supportano la risposta agli incidenti.

Il livello inferiore evidenzia che le attività di preparazione, come Governare, Identificare e Proteggere, non fanno parte direttamente della risposta agli incidenti. Piuttosto, rappresentano ambiti più ampi della gestione del rischio informatico che contribuiscono a supportare e rafforzare anche le attività di risposta agli incidenti.

Ciclo di vita dell’incident response (Detect, Respond, Recover)

Il livello superiore del framework comprende le fasi operative di rilevamento, risposta e recupero, integrate da un processo di miglioramento continuo che alimenta tutte le funzioni attraverso l’analisi delle lessons learned.

Standard ISO/IEC 27035

Lo standard internazionale ISO/IEC 27035 fornisce linee guida specifiche per la gestione degli incidenti di sicurezza informatica. Questo documento fornisce linee guida per pianificare e prepararsi alla risposta agli incidenti, nonché per trarre insegnamenti dall’esperienza. Le linee guida si basano sulle fasi di “pianificazione e preparazione” e di “apprendimento delle lezioni” del modello di gestione degli incidenti di sicurezza informatica.

La serie ISO/IEC 27035 si articola in diverse parti:

  • ISO/IEC 27035-1:2023: Principi e processi fondamentali
  • ISO/IEC 27035-2:2023: Linee guida per la pianificazione e preparazione
  • ISO/IEC 27035-3:2020: Linee guida per le operazioni di risposta agli incidenti

Il processo di base per la gestione del rischio e la risposta agli incidenti descritto nella norma ISO/IEC 27035-1:2023 si articola in cinque fasi distinte offrendo un approccio strutturato che integra la gestione del rischio con la risposta operativa agli incidenti.

Architettura organizzativa per l’incident response

Computer Security Incident Response Team (CSIRT)

L’implementazione efficace di un programma di incident response richiede la costituzione di un team dedicato. Il team di risposta agli incidenti è denominato IRT nella norma ISO/IEC 27035 (Incident Response Team). La definizione dell’IRT lo descrive come un “gruppo di membri dell’organizzazione adeguatamente competenti e affidabili”.

Le competenze richieste per un CSIRT includono:

  • Competenze tecniche: Analisi forense digitale, malware analysis, network security
  • Competenze procedurali: Gestione delle comunicazioni, coordinamento inter-organizzativo
  • Competenze legali: Comprensione degli aspetti normativi e di compliance

Modello di governance e coordinamento

Il coordinamento efficace rappresenta un elemento critico per la gestione degli incidenti complessi. ENISA assiste l’Unione ogniqualvolta sia necessario, in particolare nell’ambito del meccanismo integrato di risposta politica alle crisi (IPCR), evidenziando l’importanza del coordinamento a livello istituzionale.

Processo operativo di incident response

Fase di rilevamento e analisi

La fase di rilevamento richiede l’implementazione di sistemi di monitoraggio avanzati e processi di analisi strutturati. Il secondo passo nel processo NIST consiste nel determinare se si è verificato un evento, valutarne la gravità e identificarne la tipologia.

Gli elementi fondamentali di questa fase includono:

  • Identificazione di precursori e indicatori: Distinguere tra segnali che indicano un incidente imminente e quelli che confermano un’attività sospetta in corso
  • Analisi dei segnali: Determinare se i segnali rilevati rappresentano un attacco reale o falsi positivi
  • Documentazione dell’incidente: Registrare tutti i fatti relativi all’incidente e le azioni intraprese
  • Prioritizzazione: Classificare gli incidenti in base alla loro criticità e impatto

Contenimento, eradicazione e recupero

Le strategie di contenimento devono essere implementate immediatamente per limitare la diffusione dell’incidente.

Una volta confermato un incidente, devono essere immediatamente attuate strategie di contenimento per limitarne la diffusione. Questo intervento temporaneo consente alle organizzazioni di guadagnare tempo per elaborare una soluzione definitiva, riducendo il rischio di ulteriori danni.

Il processo di contenimento si articola in:

  1. Contenimento a breve termine: Misure immediate per arrestare la propagazione
  2. Contenimento a lungo termine: Soluzioni temporanee per il ripristino operativo
  3. Eradicazione: Eliminazione completa della causa dell’incidente
  4. Recupero: Ripristino dei sistemi e dei servizi alla normalità operativa

Attività post-incidente

La fase post-incidente riveste particolare importanza per il miglioramento continuo. Una parte fondamentale della metodologia di risposta agli incidenti del NIST è apprendere dagli incidenti per migliorare l’intero processo di risposta.

Le attività includono:

  • Analisi delle lessons learned
  • Aggiornamento delle procedure e delle politiche
  • Miglioramento delle capacità di rilevamento
  • Formazione del personale

Considerazioni tecnologiche e implementative

Automatizzazione e orchestrazione

L’integrazione di tecnologie di automatizzazione rappresenta un elemento chiave per l’efficacia dell’incident response. L’automazione permette un’analisi più approfondita delle minacce in pochi minuti anziché in ore, consentendo all’organizzazione di contrastare le minacce persistenti avanzate (APT) con risposte più intelligenti.

Threat intelligence integration

L’integrazione dell’intelligence sulle minacce potenzia significativamente le capacità di risposta. Le capacità di threat intelligence aiutano un’organizzazione a comprendere i tipi di minacce a cui deve essere pronta a rispondere.

Aspetti normativi e di compliance

Direttiva NIS2 e contesto europeo

Nel contesto europeo, la Direttiva NIS2 introduce specifici obblighi di notifica degli incidenti. I proprietari e gli operatori degli asset dovranno adottare le misure di sicurezza appropriate e notificare gli incidenti all’autorità nazionale competente e/o al proprio team nazionale di risposta agli incidenti di sicurezza informatica (CSIRT) entro 24 ore come avviso preliminare e entro 72 ore per la notifica completa dell’incidente.

Coordinamento con le autorità

Il coordinamento con le autorità competenti rappresenta un aspetto critico. ENISA supporta la prevenzione, il rilevamento e la risoluzione degli incidenti attraverso una rete di Team di Risposta agli Incidenti di Sicurezza Informatica (CSIRT), la Rete dei CSIRT dell’UE.

Metriche e valutazione dell’efficacia

La misurazione dell’efficacia dei processi di incident response richiede l’implementazione di specifiche metriche quali:

  • Tempo medio di rilevamento (MTTD): Tempo intercorrente tra l’occorrenza e il rilevamento
  • Tempo medio di risposta (MTTR): Tempo necessario per il contenimento e la risoluzione
  • Costo per incidente: Valutazione dell’impatto economico complessivo
  • Tasso di recidiva: Frequenza di incidenti simili

Tendenze emergenti e sfide future

L’evoluzione del panorama delle minacce richiede un adattamento continuo delle strategie di incident response. Le sfide emergenti includono:

  • Attacchi alla supply chain software: Necessità di monitoraggio delle dipendenze
  • Minacce persistenti avanzate (APT): Richiesta di capacità di rilevamento sofisticate
  • Ransomware-as-a-Service: Proliferazione di modelli di attacco commercializzati
  • Intelligenza artificiale ostile: Utilizzo di AI per attacchi automatizzati

Conclusioni

L’implementazione di un programma di incident response efficace rappresenta una necessità strategica per le organizzazioni moderne. L’adozione di framework standardizzati come NIST CSF 2.0 e ISO/IEC 27035, combinata con un approccio metodologico e l’investimento in competenze specialistiche, consente di sviluppare capacità di risposta resiliente e adattiva.

Il successo dell’incident response dipende dalla capacità di integrare aspetti tecnologici, procedurali e organizzativi in un approccio olistico che privilegi la preparazione, la risposta rapida e il miglioramento continuo attraverso l’analisi delle lessons learned.

Fonti

NIST. (2025). Special Publication 800-61 Revision 3: Incident Response Recommendations and Considerations for Cybersecurity Risk Management. National Institute of Standards and Technology. Disponibile su: https://csrc.nist.gov/projects/incident-response

ISO/IEC. (2023). ISO/IEC 27035-1:2023 Information technology — Information security incident management — Part 1: Principles and process. International Organization for Standardization. Disponibile su: https://www.iso.org/standard/78973.html

ISO/IEC. (2023). ISO/IEC 27035-2:2023 Information technology — Information security incident management — Part 2: Guidelines to plan and prepare for incident response. International Organization for Standardization. Disponibile su: https://www.iso.org/standard/78974.html

ENISA. (2025). EU incident response and cyber crisis management. European Union Agency for Cybersecurity. Disponibile su: https://www.enisa.europa.eu/topics/eu-incident-response-and-cyber-crisis-management

ENISA. (2025). Good Practice Guide for Incident Management. European Union Agency for Cybersecurity. Disponibile su: https://www.enisa.europa.eu/publications/good-practice-guide-for-incident-management

CrowdStrike. (2025). Incident Response Plan: Frameworks and Steps. Disponibile su: https://www.crowdstrike.com/en-us/cybersecurity-101/incident-response/incident-response-steps/

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