Furti record crypto 2025, l’annus horribilis della sicurezza blockchain
Il 2025 si sta rivelando l’annus horribilis della sicurezza blockchain, con oltre 2,17 miliardi di dollari rubati solo nei primi sei mesi — superando già il totale dell’intero 2024. Un singolo attacco — il furto ai danni di ByBit da 1,46 miliardi di dollari — rappresenta da solo il 69% delle perdite complessive, stabilendo il record assoluto nella storia delle criptovalute. L’evoluzione degli attacchi evidenzia una sofisticazione senza precedenti: l’80% delle perdite deriva da compromissioni infrastrutturali, mentre l’integrazione massiva dell’intelligenza artificiale nelle tecniche di social engineering ridefinisce completamente il panorama delle minacce. Per i professionisti della sicurezza informatica, tutto ciò rappresenta sia una crisi sistemica sia un’opportunità di trasformazione per l’intero settore.
L’anatomia del disastro: i megafurti del 2025
ByBit: il colpo del secolo da 1,46 miliardi
Il 21 febbraio 2025 ha segnato una data spartiacque nella storia della cybersecurity finanziaria. L’exchange ByBit ha subito il più grande furto di criptovalute mai registrato, con circa 400.000 ETH rubati per un valore di 1,46 miliardi di dollari. L’attacco, attribuito con certezza al gruppo nordcoreano Lazarus da Chainalysis ed Elliptic, ha dimostrato un livello di sofisticazione tecnica mai visto prima.
Il meccanismo ha combinato social engineering avanzato e manipolazione del frontend. Gli hacker hanno ottenuto accesso al computer di uno sviluppatore Safe, iniettando JavaScript malevolo nel codice dell’interfaccia utente utilizzata per le transazioni ByBit. Durante un trasferimento apparentemente di routine da cold wallet a hot wallet, ByBit ha inconsapevolmente firmato transazioni malevole che apparivano legittime nell’interfaccia compromessa.
La dispersione dei fondi è avvenuta con precisione militare: entro due ore, l’intero bottino era stato diviso in 50 wallet da 10.000 ETH ciascuno. Gli attaccanti hanno poi utilizzato una combinazione sofisticata di conversioni cross-chain, bridge inter-blockchain e mixer come Tornado Cash per offuscare le tracce. Al 23 febbraio, solo il 10% dei fondi (140 milioni di dollari) era stato movimentato, suggerendo una strategia di riciclaggio a lungo termine.
Nobitex: quando il cybercrime diventa geopolitico
Il 18 giugno 2025 ha segnato un altro primato: il primo attacco geopoliticamente motivato su scala crypto. L’exchange iraniano Nobitex ha perso 90 milioni di dollari in un’operazione condotta dal gruppo “Gonjeshke Darande” (Predatory Sparrow), noto per attacchi pro-Israele contro infrastrutture iraniane.
A differenza dei furti crypto tradizionali, gli attaccanti hanno deliberatamente “bruciato” i fondi rubati, inviandoli a wallet inaccessibili con indirizzi vanity contenenti messaggi anti-governativi (es. “F*ckiRGCTerrorists”). Questo attacco ha dimostrato come le criptovalute siano diventate un nuovo campo di battaglia per attori geopolitici, con implicazioni profonde per la sicurezza delle infrastrutture finanziarie digitali nelle zone di conflitto.
Phemex: il primo colpo dell’anno
Il 23 gennaio 2025, Phemex ha aperto la stagione degli attacchi con un furto da 69,1 milioni di dollari. L’attacco ha colpito sistematicamente 16 blockchain diverse, drenando hot wallet con una precisione che suggerisce collegamenti con gruppi nordcoreani. La metodicità dell’operazione — wallet drenati uno dopo l’altro con conversioni immediate per evitare il blacklisting — ha evidenziato l’evoluzione delle competenze operative dei threat actor.
L’evoluzione del panorama delle minacce
Accelerazione quantitativa e qualitativa
I dati del 2025 rivelano un’accelerazione drammatica sia nel volume sia nella sofisticazione degli attacchi. Il traguardo dei 2 miliardi di dollari è stato raggiunto in soli 142 giorni, rispetto ai 214 giorni del 2022 (il precedente anno peggiore). Più significativo ancora, il numero di incidenti è diminuito (344 nel primo semestre contro i 303 dell’intero 2024), ma il valore medio per attacco è quasi triplicato: da 3,1 a 7,18 milioni di dollari.
Questo trend indica una professionalizzazione del cybercrime crypto: meno attacchi opportunistici, più operazioni pianificate e orchestrate da gruppi sofisticati. Il tasso di recupero dei fondi è crollato allo 0,4% nel primo trimestre 2025 (contro il 21,2% nel Q1 2024), suggerendo tecniche di riciclaggio sempre più efficaci.
L’era dell’AI weaponizzata
Il 2025 ha segnato l’ingresso mainstream dell’intelligenza artificiale negli attacchi crypto. Sono state smantellate 87 gang di truffatori che usavano deepfake AI solo nel primo trimestre, mentre gli attacchi di voice phishing sono aumentati del 442%. Caso emblematico: l’attacco ad Arup (25 milioni di dollari), dove un dipendente ha partecipato a una videochiamata con una versione deepfake del CFO e altri colleghi, tutti digitalmente generati.
Le campagne di deepfake oggi sincronizzano video, audio e messaggi in attacchi automatizzati che superano sistematicamente i filtri tradizionali. Il voice cloning richiede solo 3 secondi di audio campione, mentre i video deepfake operano in tempo reale con maschere digitali sempre più convincenti.
Evoluzione del crimine cross-chain
I crimini cross-chain hanno superato i 21,8 miliardi di dollari, triplicando in due anni. Il 33% delle indagini coinvolge più di 3 blockchain, mentre il 20% degli attacchi si estende su oltre 10 reti. Questo “chain-hopping” non è più una tattica avanzata, ma una procedura standard per ostacolare il tracciamento e il recupero dei fondi.
Anatomia tecnica degli attacchi 2025
Smart contract exploits: quando il codice tradisce
Gli exploit di smart contract continuano a dominare le perdite nel settore DeFi, con pattern ricorrenti che evidenziano vulnerabilità sistemiche nell’ecosistema. Gli attacchi di tipo reentrancy restano letali nonostante anni di sensibilizzazione, mentre i flash loan attacks hanno rappresentato il 12% delle perdite totali nel primo semestre.
Il caso dell’exploit Resupply (giugno 2025, 9,5 milioni di dollari) illustra una crescente sofisticazione: l’attaccante ha manipolato la logica di valutazione di un vault ERC-4626 appena distribuito, sfruttando donazioni per inflazionare il valore del collaterale in crvUSD. Questo meccanismo ha permesso di mintare ReUSD a tassi altamente favorevoli, estraendo immediatamente gli asset sovrastimati.
Le vulnerabilità nei controlli di accesso hanno causato 953,2 milioni di dollari di perdite nel 2024, tracciando il precedente per il dominio di questa categoria anche nel 2025. Sono frequenti le implementazioni scorrette dei meccanismi di autorizzazione, funzioni critiche accessibili da utenti non autorizzati e reinizializzazioni arbitrarie di contratti.
Bridge protocols: il tallone d’Achille cross-chain
I bridge cross-chain rappresentano circa il 40% di tutti gli exploit Web3, con perdite superiori ai 2,8 miliardi di dollari documentate. I principali vettori d’attacco includono false deposits (errori logici nei meccanismi di validazione), compromissione delle chiavi private dei validatori e bypass nei sistemi di verifica dei messaggi.
L’exploit del BNB Bridge è il caso di studio più emblematico: gli attaccanti hanno sfruttato il protocollo crittografico per generare prove valide per messaggi arbitrari, riuscendo a mintare 2 milioni di BNB con soli due messaggi (equivalenti a 586 milioni di dollari rubati). La vulnerabilità nella versione solana_program di Wormhole — dove la funzione Secp256k1 non eseguiva controlli adeguati — dimostra come anche errori apparentemente minori possano avere conseguenze catastrofiche.
MEV attacks: l’estrazione di valore automatizzata
Ethereum ha registrato oltre 72.000 sandwich attack in 30 giorni, colpendo più di 35.000 vittime. Sono stati impiegati 8 milioni di dollari in gas fees per generare 1,4 milioni di profitti. Il meccanismo è ormai industrializzato: bot identificano transazioni pendenti, piazzano ordini prioritari per manipolare il prezzo, quindi vendono immediatamente.
Un caso estremo risale a marzo 2025, quando un trader ha tentato di convertire 220.764 dollari in USDC per USDT, ricevendone solo 5.271 — una perdita del 98% dovuta a un sandwich attack coordinato. Questi attacchi evidenziano come l’architettura trasparente della blockchain possa essere weaponizzata contro gli utenti stessi.
Risposte sistemiche e trasformazione del settore
Evoluzione normativa accelerata
L’amministrazione Trump ha reagito alla crisi con iniziative coordinate. Il President’s Working Group on Digital Asset Markets, presieduto da David Sacks, ha promosso un approccio “Crypto 2.0” per l’adozione di framework normativi più chiari. Il CLARITY Act 2025 promette di ripartire definitivamente le competenze tra SEC e CFTC, mentre lo STABLE Act mira a stabilire standard federali per le stablecoin.
La SEC Crypto Task Force, sotto la guida di Hester Peirce, sta sviluppando percorsi di registrazione semplificati e framework di disclosure più efficaci. In parallelo, FTC e CFPB potrebbero intensificare le azioni a tutela dei consumatori, promuovendo un approccio coordinato a livello multi-agency.
Innovazioni nella sicurezza: la tecnologia risponde
La security powered by AI sta emergendo come risposta naturale agli attacchi potenziati da AI. Sistemi di rilevamento automatizzato delle minacce identificano pattern comportamentali in tempo reale, mentre algoritmi di machine learning analizzano le attività degli utenti per rilevare anomalie. Le zero-knowledge proof stanno migliorando la privacy e la sicurezza nei protocolli DeFi, mentre le architetture modulari riducono la complessità e i vettori d’attacco.
I meccanismi automatici di recovery stanno diventando standard: procedure di risposta agli incidenti, recupero dei fondi attraverso meccanismi di governance, e assicurazioni integrate come funzionalità core delle piattaforme. Il Cetus Protocol ha dimostrato l’efficacia di questi strumenti recuperando 162 milioni dei 225 milioni di dollari rubati.
Trasformazione professionale del settore
La domanda di esperti in sicurezza blockchain è esplosa, dando vita a nuovi percorsi certificativi e professioni emergenti. Le certificazioni Certified Blockchain Security Professional (CBSP) coprono threat modeling, crittografia e sicurezza del consenso, mentre i Certified Cryptocurrency Investigator (CCI) si concentrano sull’investigazione di transazioni illecite.
Nuove figure professionali includono:
- DeFi Security Architect;
- Cross-Chain Security Analyst;
- Crypto Forensics Specialist;
- Blockchain Incident Response Manager.
Le retribuzioni rispecchiano la criticità del ruolo: i CISO specializzati in ambito crypto superano in media i 380.000 dollari annui negli Stati Uniti.
Implicazioni per i professionisti della sicurezza
Competenze ridefinite per una nuova era
La sicurezza blockchain richiede oggi un insieme di competenze multidisciplinari che includono l’analisi di protocolli crittografici, l’auditing di smart contract e le tecniche di investigazione cross-chain. I professionisti devono padroneggiare strumenti di formal verification, pipeline di test automatizzati e analisi economiche delle vulnerabilità legate alla tokenomics.
La risposta agli incidenti si è evoluta oltre la cybersecurity tradizionale: oggi richiede gestione della crisi in tempo reale in ambienti decentralizzati, investigazioni multi-blockchain e conformità normativa durante attacchi in corso. La natura globale e always-on delle blockchain ha trasformato radicalmente i modelli operativi.
Metodologie di assessment rivoluzionate
I framework di valutazione del rischio ora integrano sicurezza multilivello, monitoraggio continuo e predictive threat modeling basato su AI. L’audit è evoluto: formal verification, test automatizzati e analisi della sicurezza economica non sono più optional, ma prerequisiti.
La threat intelligence si è specializzata in pattern comportamentali legati alle blockchain: clustering dei wallet, analisi dei grafi di transazione, tracciamento dei fondi cross-chain e attribuzione degli attori malevoli tramite on-chain fingerprinting. Queste competenze sono diventate fattori distintivi nel mercato della sicurezza.
Verso un futuro più resiliente
Lezioni apprese e traiettorie future
I furti crypto del 2025 rappresentano un watershed moment, accelerando la transizione verso standard di sicurezza di livello enterprise. Sebbene le perdite finanziarie siano state devastanti, hanno catalizzato innovazioni essenziali e risposte collaborative che rafforzano l’intero ecosistema.
La security-first mentality si sta finalmente affermando: i protocolli del futuro sono progettati con assicurazioni integrate, formal verification obbligatoria e protocolli standardizzati di risposta d’emergenza. L’era del “move fast and break things” sta cedendo il passo a “build secure and scale responsibly”.
Il paradigma emergente
L’ecosistema post-2025 sarà caratterizzato da una maggiore concentrazione attorno a protocolli con approccio security-first, da normative più chiare che favoriscono l’adozione istituzionale, e da security-as-a-service come categoria emergente. La maturazione del mercato premierà gli operatori che privilegiano la robustezza rispetto alla velocità di implementazione.
Per i professionisti della sicurezza, si tratta di un’opportunità generazionale. La domanda di competenze specialistiche continuerà a superare l’offerta per anni, mentre si consolidano nuovi paradigmi professionali. L’integrazione di AI, formal verification e sicurezza cross-chain sta creando un campo completamente nuovo, che richiede aggiornamento continuo e un approccio realmente multidisciplinare.
Conclusioni: la sicurezza come imperativo esistenziale
Il 2025 ha dimostrato che la sicurezza blockchain non può più essere un aspetto secondario, ma deve essere integrata nel DNA di ogni innovazione. La lezione è chiara: in un ecosistema dove code is law, un singolo bug può costare miliardi, e la fiducia — una volta persa — richiede anni per essere ricostruita.
L’industria crypto sta affrontando la sua crisi di maturità, emergendo più solida, regolamentata e consapevole dei rischi sistemici. Per i professionisti della sicurezza informatica, questo momento storico richiede non solo competenze tecniche, ma visione strategica per contribuire alla costruzione dell’infrastruttura finanziaria digitale del futuro — un’infrastruttura che dovrà essere sicura by design, resiliente by default e trasparente by principle.
La posta in gioco non è solo la sopravvivenza dell’ecosistema crypto, ma la credibilità stessa dell’innovazione finanziaria digitale. In questo contesto, ogni esperto di sicurezza diventa un custode del futuro finanziario.
Fonti:
- https://www.cnbc.com/2025/07/17/crypto-theft-hits-record-in-2025.html
- https://www.ccn.com/news/crypto/crypto-hacks-new-heights-h1-2025-losses-matches-2024-exploits/
- https://blackcloak.io/2025-prediction-2-the-rise-of-ai-generated-deepfake-attacks-will-escalate-in-2025-and-will-continue-to-target-high-profile-individuals/
- https://beincrypto.com/crypto-thefts-record-2025/
- https://cointelegraph.com/news/seed-phrase-front-end-hacks-drive-2025-record-crypto-loss
- https://www.ictsecuritymagazine.com/articoli/cybersecurity-per-la-blockchain-e-la-blockchain-per-la-cybersecurity-3-3/