Meta realizza l’Adversarial Threat Report contro la disinformazione

Meta ha pubblicato il suo trimestrale Adversarial Threat Report, un documento dettagliato sulle minacce da parte di hacker e altri soggetti malintenzionati riscontrate nei primi mesi del 2022.

La società madre di Facebook e Instagram ha iniziato a rendere pubbliche le proprie indagini in materia di sicurezza informatica nel 2017, quando ha condiviso per la prima volta le sue scoperte sui comportamenti coordinati non autentici (CIB) da parte dell’Internet Research Agency russa. Da allora, le minacce globali si sono evolute in modo significativo, fino a includere una gamma di azioni malevoli sempre più ampia.

Vediamo nel dettaglio i provvedimenti presi nel primo trimestre del 2022 dal gigante social.

Operazioni per la sicurezza dell’Ucraina

Dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, i team di sicurezza informatica di Meta sono in allerta per rilevare minacce e interrompere abusi perpetrati sulle sue piattaforme, compresi i tentativi di tornare sulla piattaforma da parte di soggetti governativi e non governativi precedentemente bannati.

Operazioni di spionaggio informatico e di influenza segreta sembrano essersi intensificate poco prima dell’invasione russa.

Ad esempio, è stata rilevata e bloccata un’attività di CIB recidiva da parte del KGB bielorusso, che ha pubblicato informazioni false, su una resa delle truppe ucraine e fuga dei leader della nazione, il giorno in cui la Russia ha dato il via al conflitto.

Meta ha riportato anche tentativi di hackeraggio ai danni dell’esercito ucraino da parte del gruppo criminale noto come Ghostwriter.

Rimossa anche un’organizzazione russa che ha violato la politica sulla segnalazione di massa additando soggetti ucraini nel tentativo di far rimuovere loro e i loro post da Facebook.

Rimozione di quattro organizzazioni per comportamenti coordinati non autentici

Un comportamento coordinato non autentico si verifica quando le persone si coordinano tra loro e usano account falsi per fuorviare gli altri sulla loro identità e attività, al fine di manipolare il dibattito pubblico.

Per tale ragione, l’impresa statunitense ha rimosso una rete di 14 account Facebook, nove Pagine e 39 account in Brasile che si spacciavano per ONG e attivisti impegnati su temi ambientali in Amazzonia diffondendo informazioni false.

Altri 233 account Facebook, 84 pagine, due gruppi e 27 account Instagram sono stati rimossi in Costa Rica ed El Salvador.

Comportamenti non autentici coordinati riscontrati e bloccati anche su una rete gestita da Russia e Ucraina e mirata principalmente all’Ucraina.

Meta ha bloccato anche tre account russi ma con mire verso Nigeria, Camerun, Gambia, Zimbabwe e Congo.

Rimozione di una rete di segnalazione di massa in Russia

Il colosso dei social media ha rimosso una rete di circa 200 account gestiti dalla Russia per aver violato le sue politiche contro la segnalazione di massa, poco prima dell’invasione dell’Ucraina. Le politiche di Meta, infatti, puniscono le organizzazioni che abusano in modo coordinato dei suoi sistemi di segnalazione con lo scopo di far rimuovere post o account indesiderati.

Rimozione di reti di cyber-spionaggio in Iran e Azerbaigian

Meta ha rimosso un gruppo di hacker iraniani, noto nel settore della sicurezza come UNC788, che aveva come obiettivo militari sauditi, dissidenti e attivisti per i diritti umani di Israele e Iran, oltre a militanti e giornalisti di tutto il mondo.

I provvedimenti hanno riguardato anche un gruppo di hacker iraniani che ha preso di mira e truffato aziende di diversi settori in tutto il mondo.

Il colosso ha interrotto una complessa rete responsabile di spionaggio informatico e comportamenti coordinati non autentici ai danni di attivisti democratici, giornalisti e oppositori del governo anche in Azerbaigian.

Rimozione di una rete nelle Filippine per attività di violazioni coordinate

Rimossi oltre 400 account, pagine e gruppi nelle Filippine che collaboravano per violare o eludere gli Standard della sua community, che non tollerano l’incitamento alla violenza, il bullismo, le molestie e la disinformazione dannosa per la salute.

Eliminazione di account per comportamento non autentico

Nel primo trimestre 2022 l’azienda statunitense ha eliminato decine di migliaia di account, pagine e gruppi in tutto il mondo per comportamento non autentico. L’attività consiste, ad esempio, nel “gonfiare” in modo fasullo il numero di like di un contenuto o di pagina, simulando una crescita organica. Un altro esempio è il context switching: chi lo pratica cerca di fuorviare e far crescere il proprio pubblico affermando di dedicarsi a un argomento popolare, per poi passare a un altro non correlato quando questo diventa virale.

 

A cura della Redazione

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